Nonostante l’alto grado di malnutrizione esistente sul pianeta, l’obesità rappresenta uno dei principali problemi di salute nel mondo, seconda tra le cause di morte nel nostro Paese. È molto importante, quindi, intervenire su questa patologia in quanto accorcia l’attesa di vita e ne peggiora la qualità causando diverse malattie metaboliche, tumorali e a carico dell’apparato cardiovascolare e respiratorio.
La bariatria è la branca della della medicina che si occupa di studiare le cause, la prevenzione e il trattamento dell’obesità.
Cosa si intende con obesità?
L’obesità è definita come un eccessivo accumulo di grasso corporeo in relazione alla massa magra e spesso è difficile da trattare seguendo una semplice dieta e una corretta attività fisica. Se infatti ci si trova a dover affrontare un caso di 2° o 3° grado, l’unica soluzione è ricorrere alla chirurgia bariatrica.
La chirurgia bariatrica comprende quindi tutti gli interventi mirati alla riduzione del peso, attraverso la riduzione dell’assunzione e/o dell’assorbimento degli alimenti. La maggior parte delle operazioni sono mini-invasive e effettuate in laparoscopica. Questa tecnica permette una ripresa più veloce e meno dolorosa per il paziente.
Queste operazioni chirurgiche assicurano in media il calo del 70% del peso corporeo, ma i risultati dipendono anche da fattori esterni quali l’età, l’altezza e la storia clinica del paziente.
Le diverse procedure bariatriche sono classificabili in tre categorie: interventi malassorbitivi, procedure restrittive e interventi misti.
Gli interventi malassorbitivi hanno come scopo ridurre l’assorbimento del cibo attraverso una diminuzione irreversibile della dimensione dello stomaco. Di questa categoria fanno parte il by-pass digiuno-ileale e la diversione biliopancreatica.
Le procedure restrittive limitano invece l’introduzione del cibo assunto per via orale con un’azione meccanica che limita il volume gastrico. Alcune di queste sono: bendaggio gastrico regolabile, gastroplastica verticale e la sleeve gastrectomy.
Gli interventi misti applicano entrambe le tecniche contemporaneamente.
Quali sono i requisiti per sottoporsi ad un intervento bariatrico?
Il primo fattore riguarda l’età che deve essere compresa tra i 18 e i 65 anni. Il paziente inoltre, per potersi sottoporre alla chirurgia bariatrica, deve essere affetto da un’obesità di secondo grado con malattie associate (ad esempio diabete di tipo 2, apnee notturne o ipertensione) o di terzo grado anche senza malattie associate. La tipologia di obesità dipende dall’Indice di Massa Corporea (BMI): se il valore è compreso tra 35 e 39,9 si tratta di un’obesità di secondo grado, se invece è uguale o superiore a 40 rientra nel terzo.
Gli interventi bariatrici sono effettuabili solo in seguito a tentativi di diete seguite da specialisti. Inoltre il paziente deve dimostrarsi propenso a mantenersi in salute in seguito all’intervento. Per queste ragioni le operazioni sono fortemente sconsigliate a chi soffre di dipendenza da alcool e droghe e di bulimia nervosa o psicosi scompensata.
Ricordiamo infine l’importanza del post-operatorio. In seguito all’intervento vengono previsti dei follow-up per assicurare il mantenimento dei risultati. Le visite vengono programmate a 1, 3, 6 e 12 mesi dall’intervento e vengono seguite da diverse figure mediche come il chirurgo, il nutrizionista, l’endocrino e, su richiesta, lo psicologo.
Per qualsiasi richiesta o necessità vi invitiamo a contattare la segreteria del centro dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 20:00 ai seguenti recapiti:
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Dott. Gabriele D’Alessandro
Medico Chirurgo Specialista in Chirurgia Bariatrica