Visita Specialistica Vulnologica
Primo approccio medico a tutti i pazienti con ulcere cutanee croniche
DISPONIBILE A DOMICILIO
L’Ambulatorio di Vulnologia del Centro Medico Sante Tecla di Milano si occupa della cura del paziente affetto da “ferite difficili” o “ulcere cutanee croniche”, ovvero lesioni della pelle che non vanno incontro a guarigione spontanea in tempi brevi (entro 6 settimane).
La visita di Vulnologia può essere eseguita nel nostro Centro medico di Milano o a domicilio.
La Vulnologia (da “vulnus”, sostantivo latino che significa “ferita, lesione”), è quella disciplina medico-chirurgica che si occupa dello studio dei Processi di Guarigione dei tessuti, dei meccanismi che vi sono alla base e dei mezzi terapeutici idonei a favorirla.
Medico Chirurgo Specialista in Vulnologia
“Svolge attività specialistica nel campo dei trattamenti avanzati di lesioni cutanee croniche, con particolare interesse per la medicina rigenerativa.“
L’approccio diagnostico terapeutico viene effettuato dal Vulnologo, Medico Chirurgo con elevata expertise nel trattamento delle lesioni cutanee croniche e nell’uso dei recenti presidi della medicina rigenerativa, avvalendosi di consulenze specialistiche (dermatologo, chirurgo vascolare, diabetologo, nutrizionista) dove necessario.
Inquadrato clinicamente il paziente, il trattamento della lesione è basato sulla medicazione effettuata dall’Infermiere Vulnologo, eseguita secondo necessità del paziente presso l’Ambulatorio del Centro Medico S. Tecla o presso il domicilio. L’Infermiere esegue la prestazione in autonomia, salvo complicazioni o necessità diagnostiche che richiedano l’intervento medico.
ULCERE VENOSE
Causate da ipertensione venosa cronica conseguente a insufficienza del circolo venoso, flebite, pregressa trombosi venosa, obesità, stile di vita. L’esordio è spesso post traumatico e l’andamento recidivante.
ULCERE ARTERIOSE
Causate da arteriopatia periferica, ovvero da ostacolo al circolo arterioso periferico. Sono caratteristicamente accompagnate da dolore intenso a riposo e in clinostatismo, con andamento ingravescente. In base all’andamento dell’arteriopatia possono evolvere verso la necrosi e la gangrena.
ULCERE MISTE ARTEROVENOSE
Se presente patologia vascolare sia del distretto arterioso che venoso
ULCERE DA PRESSIONE O DA DECUBITO
Determinate dalla sofferenza ischemica di un’area cutanea sottoposta a pressione non tollerata. Si sviluppano quando i tessuti molli sono schiacciati tra una superficie ossea e una superficie esterna per un periodo prolungato di tempo., clinicamente classificabili in diversi livelli di stadiazione dalla fase preulcerativa di sofferenza cutanea fino alle lesioni cavitarie che raggiungono i piani profondi (strutture muscolari e ossee)
ULCERE VASCULETICHE
Causate da infiammazione e necrosi della parete dei vasi sanguigni a genesi immunologica in pazienti affetti da malattie reumatiche (Artrite Reumatoide, LES, Sclerodermia, patologie del connettivo, crioglobulinemia) o spesso a genesi sconosciuta. Sono ulcere molto dolorose
ULCERE DIABETICHE
A genesi mista neuropatica (sensitiva) e vascolare (microangiopatia)
NEOPLASIE EPITELIALI ULCERATE
Ovvero lesioni neoplastiche, spesso di lunga data ad evoluzione solitamente lenta. Necessaria diagnosi istologica mediante biopsia.
Il Paziente vulnologico è un paziente complesso, spesso fragile e sofferente sia per le patologie di cui è affetto e di cui l’ulcera cutanea è solo una delle manifestazioni, sia per la sintomatologia dolorosa che accompagna quasi costantemente la lesione cutanea, sia per il possibile disagio psicosociale causato dalla presenza delle piaghe.
Il Medico Vulnologo si approccia globalmente al malato con ferite croniche, attraverso un approccio multidisciplinare, avvalendosi di strumenti e consulenze polispecialistiche (chirurgo vascolare, dermatologo, diabetologo, nutrizionista) al fine di identificare e trattare la causa che ha determinato la formazione dell’ulcera e di mettere in atto tutti i trattamenti specifici per curarla (medicazione atto terapeutico).
Riconoscere l’eziopatogenesi delle lesioni attraverso un’accurata anamnesi e valutazione clinico-strumentale è il primo passo per intraprendere un percorso di cura appropriato.
La visita vulnologica consiste in un inquadramento generale del paziente, individuando abitudini di vita e patologie di cui è affetto che possono interferire col processo di guarigione, fondamentale per intraprendere il corretto iter diagnostico-terapeutico.
La lesione cutanea è misurata, fotografata, classificata e stadiata secondo le linee guida internazionali.
Al Centro Medico S. Tecla l’inquadramento e la gestione della lesione cronica si basa sul concetto di Wound Bed Preparation (WBP) ovvero la gestione globale coordinata della lesione, volta ad accelerare i processi endogeni di guarigione e promuovere l’adozione di misure terapeutiche efficaci (debridement).
Questo approccio permette di giungere ad ottenere un letto di ferita sano, prerequisito essenziale per l’impiego dei numerosi prodotti innovativi della medicina rigenerativa, volti ad accelerare la guarigione delle ferite. L’atto della medicazione quindi diventa vero trattamento terapeutico.
I pazienti con ulcere degli arti inferiori vengono inoltre sottoposti a ciclo di bendaggio non elastico, ad elevato stifness, che costituisce parte integrante del trattamento, migliorando dolore e perfusione della cute.
Tutti i pazienti con ulcere degli arti inferiori sono sottoposti a valutazione vascolare mediante calcolo indice ABI (ankle-brachial index, ovvero il rapporto tra pressione misurata alla caviglia e pressione sistemica) o doppler CW, come screening per le arteriopatie, al fine di individuare eventuali arteriopatie non note da sottoporre a valutazione chirurgica vascolare in tempi brevi.
Particolare attenzione infine viene posta alla valutazione del dolore, alla sua origine e al suo controllo attraverso trattamenti locali o farmacologici.
Il paziente dovrà portare in visione referti relativi alla propria storia clinica se in suo possesso, oltre che riportare un elenco completo della terapia domiciliare in atto, al fine di un inquadramento clinico corretto.
Si consiglia di evitare di improvvisare rimedi “fai da te” nell’approccio delle ulcere croniche, rischiando di peggiorare la lesione e determinare sovrainfezioni. L’esperienza e le nuove tecnologia determinano una riduzione dei tempi di guarigione.
La prevenzione delle ulcere cutanee croniche è attuabile se identificati i soggetti a rischio. Questo è attuabile per molte patologie correlate a ulcere cutanee, come per le ulcere da pressione (mobilizzazione, utilizzo di presidi antidecubito adeguati, valutazione dello stato di nutrizione), delle ulcere venose (utilizzo di calze elastiche adeguate o cicli di bendaggi se comparsa di edema, controllo del peso, mobilizzazione, cura della cute degli arti inferiori), diabetiche (compenso glicemico, follow up costante).
La prevenzione è essenziale inoltre dopo la guarigione delle ferite cutanee, al fine di scongiurare recidive che spesso caratterizzano l’andamento cronico di tale patologia.